Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza breve n. 2104 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:2104SENB

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia successiva all'impugnazione di un provvedimento sanzionatorio, come l'ordinanza di demolizione, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente all'annullamento di tale provvedimento. Ciò in quanto la domanda di sanatoria comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento esplicito o implicito (di accoglimento o di rigetto) che vale a superare il precedente provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. L'interesse del responsabile dell'abuso edilizio si sposta, pertanto, dall'annullamento del provvedimento sanzionatorio già adottato, all'eventuale annullamento del provvedimento (esplicito o implicito) di rigetto della domanda di sanatoria. Di conseguenza, la presentazione della domanda di sanatoria successiva all'impugnazione del provvedimento sanzionatorio rende il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. La massima si fonda sui seguenti principi giuridici: 1) L'orientamento consolidato della giurisprudenza amministrativa, secondo cui la presentazione della domanda di sanatoria dell'abuso edilizio, successiva all'impugnazione dell'ordinanza di demolizione o alla notifica del provvedimento di irrogazione di altre sanzioni, rende inefficaci i precedenti atti sanzionatori. 2) Sul piano procedimentale, il comune è tenuto ad esaminare ed eventualmente respingere la domanda di sanatoria, effettuando una nuova valutazione della situazione. 3) Dal punto di vista processuale, la presentazione della domanda di sanatoria comporta la improcedibilità del ricorso per carenza di interesse avverso i provvedimenti repressivi, in quanto l'interesse del responsabile dell'abuso si sposta dall'annullamento del provvedimento sanzionatorio già adottato, all'eventuale annullamento del provvedimento (esplicito o implicito) di rigetto della domanda di sanatoria.

Sentenza completa

N. 01455/2013
REG.RIC.

N. 02104/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01455/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1455 del 2013, proposto dai sigg.ri ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto in Salerno, via Crispi,1/7 c/o lo studio dell’avv. ((omissis));

contro

Comune di Positano in persona del Sindaco p.t.;

per l'annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

del provvedimento 4082/13 relativo a demolizione della rampa di accesso carrabile, di un piazzale pavimentato e dei posti auto a servizio del complesso immobiliare &…

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