Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32118 del 16 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:32118PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si configura quando il soggetto si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Non rileva la durata del vincolo tra il singolo e l'organizzazione, potendo ravvisarsi il reato anche in una partecipazione di breve periodo, né è necessaria l'investitura formale o la commissione di reati-fine funzionali agli interessi perseguiti dal sodalizio, essendo sufficiente la stabile ed organica compenetrazione del soggetto rispetto al tessuto organizzativo, desumibile anche da significativi "facta concludentia". La condotta di partecipazione si distingue dal concorso esterno in quanto nel primo caso il soggetto vuole fornire il suo contributo all'interno dell'associazione, mentre nel concorso esterno il soggetto intende prestare il suo apporto senza far parte della compagine associativa. Inoltre, il reato di associazione mafiosa si distingue da quello di favoreggiamento, in quanto nel primo il soggetto interagisce organicamente e sistematicamente con gli associati, quale elemento della struttura organizzativa del sodalizio criminoso, anche al fine di depistare le indagini di polizia, mentre nel secondo egli aiuta in maniera episodica un associato a eludere le investigazioni della polizia o a sottrarsi alle ricerche di questa. Ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, è sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità della responsabilità dell'indagato in ordine ai reati addebitatigli, non essendo necessario il raggiungimento del medesimo grado di prova richiesto per il giudizio di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/02/2020 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere FILIPPO CASA;
sentite le conclusioni del PG LUCA TAMPIERI che conclude per il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di REGGIO CALABRIA in difesa di (OMISSIS) che conclude chiedendo l'accoglimento dei motivi di ricorso. E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di REGGIO CALABRIA in difesa di (OMISSIS) c…

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