Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38802 del 23 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:38802PEN

Massima

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Il ricorso straordinario per errore di fatto ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile solo in presenza di un errore di percezione materiale degli atti del giudizio di legittimità, che abbia influenzato in modo decisivo la decisione della Corte di Cassazione, senza che possano essere dedotti errori valutativi o di giudizio. L'errore di fatto deve consistere in una inesatta percezione di risultanze direttamente ricavabili dagli atti relativi al giudizio di cassazione, con carattere inderogabilmente decisivo sulla pronuncia impugnata, e non può essere riferito a profili attinenti alla decisione del giudice di merito, che devono essere fatti valere nelle forme e nei limiti delle impugnazioni ordinarie. Il mancato esplicito esame di un motivo di ricorso può integrare errore di fatto solo se dipenda da una vera e propria svista materiale, che abbia causato l'erronea supposizione dell'inesistenza della censura, e da tale mancata lettura discenda, secondo un rapporto di derivazione causale necessaria, una decisione diversa da quella che sarebbe stata adottata a seguito della considerazione del motivo. Pertanto, l'errore di fatto denunciabile con il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. deve essere connotato da tali caratteristiche, senza che possano essere fatti valere profili valutativi o di giudizio, i quali esulano dal paradigma normativo di tale rimedio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 15506/2013 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 20/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE AMICIS GAETANO.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ricorso proposto ex articolo 625 bis c.p.p., avverso la sentenza n. 21787/14, pronunziata dalla Seconda Sezione di questa Suprema Corte il 20 marzo 2014, il difensore di (OMISSIS) ha dedotto la violazione dell'articolo 606 c.p.p., comma 1, lettera b), per l'e…

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