L'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica (ERP) non può essere disposta a favore di chi, anche se non direttamente assegnatario, abbia commesso il reato di cessione abusiva di altro alloggio ERP, accertato con sentenza penale definitiva, in quanto tale condotta integra un requisito soggettivo negativo ostativo all'assegnazione ai sensi della normativa regionale applicabile. L'annullamento dell'assegnazione in tali casi è dovuto, anche a distanza di anni dalla originaria assegnazione, non potendo essere invocata alcuna aspettativa giuridicamente tutelabile da parte dell'assegnatario che abbia consapevolmente conseguito il provvedimento favorevole in difetto dei requisiti richiesti dalla legge, avendo inoltre fornito false dichiarazioni in sede di successivo trasferimento dell'alloggio. Il principio di tutela dell'affidamento e il divieto di aggravamento del procedimento non ostano all'annullamento d'ufficio dell'assegnazione, in presenza di un preminente interesse pubblico all'eliminazione di un provvedimento illegittimo, atteso che l'assegnatario non può vantare alcuna aspettativa degna di tutela in relazione a un beneficio ottenuto contra legem.