Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24256 del 10 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:24256PEN

Massima

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Il delitto di estorsione può essere integrato anche da condotte intimidatorie non esplicite o palesi, purché idonee a incutere timore e coartare la volontà della vittima in relazione alle circostanze concrete, alla personalità dell'agente, alle condizioni soggettive della vittima e all'ambiente in cui opera. L'aggravante di cui all'art. 7 della legge n. 203 del 1991 può essere riconosciuta quando le modalità della richiesta di denaro, pur in assenza di espliciti riferimenti a contesti mafiosi, siano tali da richiamare alla mente e alla sensibilità della vittima il comportamento comunemente ritenuto proprio di chi appartenga a un'associazione di tipo mafioso, in un contesto geografico caratterizzato dalla operatività di tali sodalizi. La motivazione della sentenza di appello, che si salda con quella di primo grado formando un unico complessivo corpo argomentativo, è immune da vizi di manifesta illogicità quando i giudici del gravame, esaminando le censure proposte dall'appellante con criteri omogenei a quelli del primo giudice ed operando frequenti riferimenti ai passaggi logico-giuridici della prima sentenza, concordino nell'analisi e nella valutazione degli elementi di prova posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo - Presidente

Dott. IANNELLI E. - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenic - Consigliere

Dott. VERGA Giovann - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 10/2013 CORTE APPELLO di SALERNO, del 10/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, i ricorsi;

Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, Dr. Galli Massimo, per il rigetto;

Udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ne…

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