Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42039 del 26 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:42039PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'espressione verbale che, pur in un contesto di linguaggio comune caratterizzato da un diffuso uso di locuzioni volgari, risulti gratuitamente dispregiativa dell'onore e del decoro di un pubblico ufficiale, aggredendone la serieta' e l'impegno professionale, integra il reato di ingiuria di cui all'art. 594 c.p., anche in assenza di violenza o minaccia, non potendo essere ricondotta alla fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337 c.p. Ciò in quanto, pur nel mutamento del codice comunicativo, l'uso di espressioni che paragonano un individuo a un escremento conserva intatta la sua valenza ingiuriosa, soprattutto quando accompagnato da una manifesta manifestazione di disprezzo nei confronti della qualità dell'impegno lavorativo del destinatario dell'offesa. La persona offesa costituita parte civile può proporre appello, ai soli effetti della responsabilità civile, avverso la sentenza di proscioglimento pronunciata dal giudice di pace, anche per i reati di ingiuria e diffamazione, in applicazione della regola generale dettata dall'art. 576 c.p.p., applicabile anche nel processo davanti al giudice di pace.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata nei suoi confronti dal Tribunale di Reggio Emilia in data 8.2.2011;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Alfredo Guardiano;

udito il Pubblico Ministero nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa Fodaroni Maria Giuseppina, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato ina…

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