La valutazione di progetti per l'assegnazione di contributi pubblici nel settore dello spettacolo dal vivo deve essere effettuata dalla pubblica amministrazione nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento, attraverso l'adozione di criteri e subcriteri predeterminati, pesi e scale di valutazione, nonché griglie di valutazione idonee a rendere percepibile l'iter logico-argomentativo seguito dalla commissione giudicatrice nell'attribuzione dei punteggi, tanto per gli elementi di natura "oggettiva" (quantitativa) quanto per quelli di natura "qualitativa". L'assenza di una adeguata motivazione circa le ragioni dell'attribuzione dei punteggi, in particolare per i profili qualitativi, determina l'illegittimità del provvedimento di esclusione per mancato raggiungimento della soglia minima di ammissibilità, con conseguente obbligo di rinnovo della valutazione da parte di una commissione in diversa composizione.