Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 8999 del 2009

ECLI:IT:TARNA:2009:8999SENT

Massima

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Il Comune ha l'obbligo di intervenire con un provvedimento repressivo, dovuto nell'an e vincolato nel suo contenuto, nei confronti di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo, senza che su di esso possa influire alcuna comparazione tra interessi pubblici ed interessi privati. L'ordine di demolizione di un manufatto abusivo, in quanto atto dovuto, non necessita di specifica motivazione in ordine ai motivi di interesse pubblico atti a sorreggerlo, in quanto tale interesse è da ritenersi in re ipsa, nella stessa rimozione dell'abuso, rispondendo questa all'esigenza di ripristino dell'assetto urbanistico violato. La circostanza che l'immobile abusivamente realizzato sia sottoposto a sequestro penale non osta all'adozione dell'ordine di demolizione, essendo onere del responsabile motivatamente domandare all'autorità giudiziaria il dissequestro dell'immobile proprio al fine di ottemperare al predetto ordine. Inoltre, la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento non determina l'annullabilità del provvedimento sanzionatorio in materia di abusi edilizi, in quanto è palese, attesa l'assenza di qualsivoglia titolo abilitativo all'edificazione, che il contenuto dispositivo del provvedimento "non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato". Infine, la pendenza di una domanda di sanatoria edilizia non impedisce l'adozione dell'ordine di demolizione, in quanto il Comune ha l'obbligo di esercitare la vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia nel territorio comunale per assicurarne la rispondenza alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nei titoli abilitativi, a prescindere dalla successiva ed eventuale possibilità di sanare gli abusi perpetrati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania
Sezione Quarta
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 5459 del 2005 proposto da An. Am., rappresentato e difeso dagli Avvocati Ra. Mo. e Co. Mo., nel cui studio è elettivamente domiciliata in Na., via Pr. n. (...), come da procura a margine del ricorso;
contro
- il Comune di Na. in persona del Sindaco pro tempore, autorizzato a stare in giudizio come da deliberazione della Giunta Municipale in a n. 1545 del 18 aprile 2005, rappresentato e difeso dagli ((omissis)). Ta., Ba. Ac. Ch. D'Or., An. An., El. Ca., Br. Cr., An. Cu., An. Iv. Fu., Gi. Pi., An. Pu., Br. Ri. e Ga. Ro., con i quali è elettivamente domiciliato in Na., piazza Municipio - Palazzo Sa. Gi., presso l'Avvocatura Municipale, come da procura a margine dell'atto di costituzione in giudizio;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
- del…

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