Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza breve n. 1146 del 2017

ECLI:IT:TARLE:2017:1146SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, afferma il principio secondo cui l'annullamento di un atto amministrativo impugnato, intervenuto nel corso del giudizio, determina la cessazione della materia del contendere e la conseguente improcedibilità del ricorso, in quanto viene meno l'interesse del ricorrente alla decisione nel merito. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui l'atto impugnato sia stato sostituito da un nuovo provvedimento che ridetermina la precedente disciplina, eliminando le ragioni del contendere. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite, in considerazione del venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione nel merito. La pronuncia di improcedibilità non preclude tuttavia al ricorrente la possibilità di impugnare il nuovo provvedimento, ove ritenuto lesivo dei propri interessi.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/07/2017

N. 01146/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01729/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Seconda

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1729 del 2016, proposto da:
Roberto Carrara, rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Misserini, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Agnese Caprioli in Lecce, via Luigi Scarambone, 56;

contro

Regione Puglia, in persona del legale rappresentante p.t, rappresentata e difesa dall'avvocato Mariangela Rosato, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Giovanni Calasso in Lecce, piazzetta Scipione De Summa, 15;
Comune di Taranto, in persona del legale rappresentante p.t, rappresentato e difeso dall'avvocato Bruno Decorato, con domicili…

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