Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38829 del 14 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:38829PEN

Massima

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Il reato di incendio colposo sussiste anche quando l'incendio non raggiunge vaste proporzioni e risulta facilmente spegnibile, purché sia idoneo a progredire ed espandersi, ponendo in pericolo l'incolumità pubblica. La colpa dell'agente può essere ravvisata anche quando il fatto dannoso è determinato da un evento meteorologico non eccezionale e imprevedibile, come un improvviso colpo di vento, in quanto il soggetto agente è tenuto a valutare e prevenire i rischi connessi all'attività svolta. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di incendio colposo, non è necessario che l'incendio abbia raggiunto vaste proporzioni e sia di difficile spegnimento, essendo sufficiente che esso sia idoneo a propagarsi e a mettere in pericolo l'incolumità pubblica, anche in assenza di vento o in presenza di condizioni metereologiche favorevoli allo spegnimento, purché l'evento dannoso non sia determinato da un fattore eccezionale ed imprevedibile. La colpa dell'agente sussiste anche quando il fatto dannoso è cagionato da un evento meteorologico non straordinario e prevedibile, in quanto il soggetto è tenuto a valutare e prevenire i rischi connessi all'attività svolta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMPANATO Graziana - Presidente

Dott. VISCONTI Sergio - Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TR. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/06/2007 CORTE APPELLO di TRIESTE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. BLAIOTTA ((omissis));

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Il Tribunale di Udine ha affermato la responsab…

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