Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 870 del 2020

ECLI:IT:TARBS:2020:870SENT

Massima

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Il condono edilizio di cui all'art. 32 del D.L. n. 269/2003 è ammissibile per le opere abusive realizzate in zone sottoposte a vincolo paesaggistico, a condizione che le stesse siano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti, salvo che il vincolo comporti inedificabilità assoluta. Pertanto, le opere abusive che integrino la fattispecie di "nuova costruzione" ai sensi della normativa urbanistica non possono essere sanate, mentre possono essere oggetto di condono le opere che, pur in contrasto con la disciplina urbanistica, abbiano carattere di mera pertinenza accessoria e priva di autonomia funzionale rispetto all'edificio principale. Inoltre, anche per le opere ammissibili al condono, è necessario verificare il rispetto degli indici edilizi previsti dagli strumenti urbanistici, nonché l'assenza di alterazioni della morfologia del suolo non consentite dalla normativa. Pertanto, il provvedimento di diniego del condono edilizio deve essere annullato qualora non abbia adeguatamente valutato la natura pertinenziale di alcune opere abusive e non abbia accertato la disponibilità di SLP per l'ampliamento dell'edificio principale, ferma restando la legittimità del diniego per le opere che integrino una vera e propria nuova costruzione o comportino una non consentita alterazione della morfologia del suolo.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/12/2020

N. 00870/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00753/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 753 del 2011, proposto da
PIETRO CORBELLINI, in proprio e quale legale rappresentante della società Satia srl, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC dei Registri di Giustizia, e domicilio fisico presso i medesimi legali in Brescia, via Diaz 28;

contro

COMUNE DI BRESCIA, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC dei Registri di Giustizia, e domicilio fisico presso i medesimi legali in Brescia, corsetto S. Agata 11/B;

per l'annullamento

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