Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2821 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:2821SENT

Massima

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Il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di opere edilizie abusive, in assenza di ottemperanza all'ordine di demolizione, costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, che non richiede una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico perseguito, essendo tale interesse insito nella natura stessa del provvedimento. L'ordine di demolizione di opere abusive, a sua volta, non necessita di una particolare motivazione, essendo sufficiente l'accertamento del carattere abusivo delle opere realizzate. Inoltre, l'omessa notifica formale del provvedimento di demolizione non inficia la legittimità del successivo provvedimento di acquisizione, qualora risulti comunque accertato che il destinatario ne fosse a conoscenza per altre vie. L'amministrazione, infatti, non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento per l'adozione di provvedimenti repressivi di abusi edilizi, trattandosi di attività vincolata e doverosa. Infine, l'assenza di una verifica circa la possibilità di destinare ad usi pubblici le opere acquisite non determina l'illegittimità del provvedimento di acquisizione, in quanto tale valutazione è rimessa ad una fase successiva e eventuale, qualora il Comune decida di non procedere alla demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/07/2020

N. 02821/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05434/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5434 del 2016, proposto da
Daniela Adesso, rappresentata e difesa dagli avvocati Ferdinando Scotto e Raffaele Leone, con domicilio eletto presso Ferdinando Scotto, in Napoli, via Caracciolo, n. 15;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari e Gabriele Romano, domiciliati in Napoli, piazza Municipio;

per l'annullamento

della disposizi…

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