Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35881 del 6 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35881PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione delle risultanze probatorie, ivi comprese le dichiarazioni testimoniali delle parti offese e le certificazioni mediche, rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il quale è tenuto a dare conto in modo logico e coerente delle ragioni che lo hanno indotto a ritenere accertata la responsabilità penale dell'imputato. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è pertanto limitato alla verifica della correttezza giuridica e della logicità della motivazione, senza poter procedere a una nuova valutazione degli elementi di prova, che è preclusa in sede di giudizio di legittimità. Pertanto, la Corte di Cassazione non può riesaminare il merito della vicenda, ma deve limitarsi a verificare la congruità e la coerenza della motivazione adottata dal giudice di merito nel ricostruire i fatti e nell'attribuire la responsabilità penale all'imputato, sulla base delle risultanze probatorie acquisite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZA. LU. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1439/2009 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 26/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ULIANA ARMANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Za. Lu. proponeva ricorso per Cassazione …

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