Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19532 del 24 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:19532PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve limitarsi a verificare la sussistenza e la logicità della motivazione, senza poter sindacare l'attendibilità delle fonti di prova, purché queste siano state sottoposte a un adeguato vaglio critico. La motivazione, pur necessariamente sommaria in questa fase processuale, deve comunque fondarsi su fatti e circostanze concrete e ragionevolmente significative, tali da consentire la ricostruzione dell'iter argomentativo seguito dal giudice. Ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione del reato, il giudice può considerare le specifiche modalità e circostanze del fatto, nonché la personalità dell'indagato, desunta da comportamenti o atti concreti o dai suoi precedenti penali e giudiziari, senza dover motivare singolarmente sulla ricorrenza di tutti gli elementi indicati nell'art. 133 c.p. La prognosi di applicabilità della sospensione condizionale della pena, in caso di futura condanna, non può incidere sulla proporzionalità della misura cautelare, ove questa sia giustificata dalla ritenuta gravità dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

Fe. Co. , nato a (OMESSO) e da Ta. Ca. , nato a (OMESSO), indagati dei reati di associazione per delinquere, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione;

avverso l'ordinanza del Tribunale di Bolzano in data 18.12.2009 che ha rigettato la domanda di riesame proposta avverso l'ordinanza 2.12.2009 con cui il GIP ha loro applicato la misura della custodia cautelare in carcere;

Visti gli atti, l'ordinanza d…

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