Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45372 del 5 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45372PEN

Massima

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Il reato di tentata estorsione si configura quando l'agente, approfittando dello stato di bisogno della persona offesa, di cui è consapevole, la minaccia al fine di conseguire un ingiusto profitto, anche se tale stato di bisogno derivi da condotte censurabili della stessa persona offesa. La valutazione della idoneità della minaccia a integrare il reato di tentata estorsione è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, il quale deve verificare se essa sia obiettivamente idonea a determinare nella vittima il timore di un danno ingiusto e grave, senza che sia necessario accertare l'effettiva efficacia intimidatoria. Ai fini della configurabilità del reato di tentata estorsione, è irrilevante che l'agente agisca al solo scopo di recuperare un credito, essendo sufficiente che egli approfitti dello stato di bisogno della persona offesa per conseguire un ingiusto profitto, anche se di modesta entità. Il giudice di merito, nel bilanciamento delle circostanze eterogenee, è tenuto a valutare gli elementi indicati nell'art. 133 c.p., senza necessità di una analitica motivazione, essendo sufficiente che la stessa sia logicamente corretta e aderente agli elementi processuali. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, per mancanza dei requisiti di cui all'art. 581 c.p.p. o per manifesta infondatezza dei motivi, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, anche se i relativi termini di prescrizione fossero maturati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Am. Am. , nato a (OMESSO);

Pe. Vi. , nato a (OMESSO);

Tr. An. , nata a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli, sezione 1 penale, in data 14.6.2005;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dr. Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. Giuseppe Febbraro, il quale ha concluso chiedendo che i ricor…

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