Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20168 del 11 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20168PEN

Massima

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La valutazione della pericolosità sociale di un soggetto, ai fini dell'applicazione di una misura di sicurezza, deve essere fondata su indagini mirate e recenti, che consentano una motivazione congrua e approfondita circa l'effettiva sussistenza di tale pericolosità, senza potersi limitare alla mera constatazione di un precedente trattamento sanitario obbligatorio. Il giudice è tenuto a compiere un'accurata valutazione della situazione personale dell'interessato, basata su elementi probatori specifici e aggiornati, al fine di accertare in modo adeguatamente motivato la persistenza di un concreto pericolo di commissione di ulteriori reati. Solo in tal modo può essere legittimamente disposta l'applicazione di una misura di sicurezza, nel rispetto dei principi di proporzionalità e di necessaria correlazione tra la pericolosità sociale accertata e la misura imposta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniela - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/05/2022 del TRIB. SORVEGLIANZA di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MANCUSO LUIGI FABRIZIO AUGUSTO;
Letta la requisitoria del Pubblico ministero, in persona del Dott. ((omissis)), Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 18 novembre 2021, il Magistrato di sorveglianza d…

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