Cassazione penale Sez. V sentenza n. 152 del 7 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:152PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La confisca dei beni prevista dall'art. 12-sexies del D.L. n. 306/1992, conv. con modif. nella L. n. 356/1992, è legittima anche in assenza di un nesso di pertinenzialità o cronologico tra i beni confiscati e i delitti contestati, essendo sufficiente l'accertamento della sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati dal condannato. Tale disciplina, diversa da quella prevista per la confisca di prevenzione di cui all'art. 2-ter della L. n. 575/1965, è giustificata dalla obiettiva disomogeneità strutturale e funzionale delle situazioni procedimentali considerate. La presunzione di provenienza illecita dei beni patrimoniali del condannato è ragionevole, purché l'elemento della sproporzione sia accertato attraverso una ricostruzione storica della situazione reddituale e delle attività economiche del soggetto al momento dei singoli acquisti, al quale è comunque consentito esporre fatti e circostanze specifiche rilevanti per giustificare la legittima provenienza dei beni. Il giudice, nel valutare la sproporzione, deve considerare l'intero nucleo familiare del condannato, tenendo conto di tutti i redditi, anche di quelli non dichiarati, e delle spese sostenute per la realizzazione dei beni, ivi compreso il lavoro personale svolto dai familiari. Il criterio di valutazione "bene per bene" non è l'unico idoneo, essendo preferibile un approccio sistematico che consideri la complessiva capacità reddituale e patrimoniale del nucleo familiare, in ragione del comune interesse alla realizzazione degli immobili e della diffusione e comunanza dei redditi tra i suoi componenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 14/2013 CORTE ASSISE APPELLO di LECCE, del 17/06/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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