Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 30248 del 20 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:30248CIV

Massima

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Il proprietario o titolare di un bene utilizzato per commettere una violazione amministrativa è obbligato in solido con l'autore materiale della violazione al pagamento della relativa sanzione, indipendentemente dall'identificazione della persona fisica che ha commesso materialmente l'illecito, in quanto la solidarietà prevista dalla legge persegue uno scopo pubblicistico di deterrenza generale nei confronti di chiunque abbia interagito con il trasgressore rendendo possibile la violazione. Pertanto, il beneficiario della propaganda elettorale realizzata attraverso l'affissione abusiva di manifesti, anche se non ne sia stato il committente diretto, è tenuto al pagamento della sanzione amministrativa in solido con l'autore materiale dell'illecito, salvo che dimostri di aver posto in essere ogni azione possibile per impedire la condotta illegittima. La responsabilità solidale del proprietario o titolare del bene utilizzato per la violazione è autonoma rispetto a quella dell'obbligato in via principale e non è esclusa dalla circostanza che alcuni dei manifesti recassero l'indicazione di diversi committenti, atteso che la proprietà o titolarità del bene utilizzato per l'illecito costituisce di per sé titolo sufficiente per fondare l'obbligo solidale, indipendentemente dall'identificazione dell'autore materiale della violazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARRATO Aldo - Presidente

Dott. PICARONI Elisa - Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

Dott. SCARPA Antonio - Consigliere

Dott. OLIVA Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 19489/2016 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
COMUNE DI MILANO, elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente agli avvocati (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS);
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 4133/2016 del TRIBUNALE di MILANO, depositata il 31/03/2016;
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