Cassazione penale Sez. I sentenza n. 57907 del 20 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:57907PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere può essere revocata dal giudice competente qualora vengano meno le esigenze cautelari che ne avevano giustificato l'applicazione, anche in assenza di una pronuncia definitiva sulla responsabilità dell'indagato. In tal caso, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di conferma della misura cautelare diviene privo di interesse, determinando l'inammissibilità dell'impugnazione, senza che ciò comporti la condanna alle spese in capo al ricorrente, in quanto non si configura una ipotesi di soccombenza, neppure virtuale. Il principio di diritto è che la revoca della misura cautelare per cessazione delle esigenze cautelari, pur non incidendo sulla valutazione del quadro indiziario, determina la carenza di interesse all'impugnazione, rendendo inammissibile il ricorso per cassazione, senza condanna alle spese.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (RINUNCIANTE) nato a (OMISSIS)
avverso l'ordinanza del 10/05/2018 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa LIUNI TERESA;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. GAETA PIETRO, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 10/5/2018 il Tribunale di Caltanissetta confermava l'applicazione nei confronti di (OMISSIS) della mi…

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