Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4723 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:4723SENT

Massima

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Il provvedimento di sospensione dei lavori per lottizzazione abusiva è legittimo e non necessita di una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né di una comparazione fra l'interesse pubblico e l'interesse privato al mantenimento in loco dell'immobile. Ciò in quanto l'ordine di demolizione di un immobile abusivo presenta carattere rigidamente vincolato, essendo sufficiente la mera constatazione dell'abusività dell'intervento, senza che rilevi il decorso di un notevole lasso di tempo dalla sua realizzazione, in quanto l'ordinamento tutela l'affidamento di chi versa in una situazione antigiuridica soltanto laddove esso presenti un carattere incolpevole, mentre la realizzazione di un'opera abusiva si concretizza in una volontaria attività del costruttore realizzata contra legem. Inoltre, la lottizzazione abusiva, sia materiale che cartolare, ricorre non solo in caso di realizzazione di opere che comportano la trasformazione urbanistica e edilizia dei terreni in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici o in assenza della prescritta autorizzazione, ma anche quando, pur non essendo ancora avvenuta una trasformazione lottizzatoria di carattere materiale, se ne siano già realizzati i presupposti con il frazionamento e la vendita (o altri equipollenti) del terreno in lotti che, per le specifiche caratteristiche, evidenzino in modo non equivoco la destinazione a uso edificatorio, creando così una variazione in senso accrescitivo tanto del numero dei lotti quanto di quello dei soggetti titolari dei diritti sugli stessi, con conseguente ostacolo alla futura attività di programmazione del territorio e nuovo carico urbanistico non previsto.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/10/2020

N. 04723/2020 REG.PROV.COLL.

N. 02600/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2600 del 2013 proposto dal Sig. ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, Via Cappella Vecchia n.8/A;

contro

Comune di Qualiano in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, ((omissis)) I n.75;
Provincia di Napoli, in persona del Presidente p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e domiciliata presso la Sede in Napoli, Piazza Matteotti n.1;

per l'annullamento

previa sospensione, dell’ordinanza n.6/2013 prot. n.1834 del 19/2/…

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