Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7311 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:7311SENT

Massima

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Il diniego di rilascio della concessione di occupazione di suolo pubblico in aree di sosta tariffate, sia su viabilità principale che su viabilità locale, costituisce un atto vincolato per l'amministrazione comunale, in quanto il divieto di nuove occupazioni di suolo pubblico su tali aree è stabilito in via generale dal Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), il cui rispetto rappresenta condizione necessaria per il rilascio della concessione ai sensi del regolamento comunale sull'occupazione di suolo pubblico e sulla COSAP. Pertanto, l'amministrazione non può esercitare alcuna discrezionalità in merito al rilascio di tali concessioni, essendo tenuta a negare il rilascio in tutti i casi in cui l'occupazione richiesta interessi aree di sosta tariffate, indipendentemente dalla classificazione della strada come viabilità principale o locale. Tale divieto, introdotto originariamente con riserva di successiva individuazione di eventuali deroghe per la viabilità locale, è stato successivamente esteso in modo generalizzato a tutte le aree di sosta tariffate, senza distinzione tra viabilità principale e locale, a seguito della soppressione della previsione che consentiva l'esercizio di tale facoltà di deroga. Ne consegue che il diniego di concessione in tali ipotesi non è sindacabile sotto il profilo della violazione del principio partecipativo, in quanto l'amministrazione non dispone di alcun margine di discrezionalità nella relativa determinazione.

Sentenza completa

N. 00664/2013
REG.RIC.

N. 07311/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00664/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 664 del 2013, proposto da:
Galleria Sciarra Srl, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avv. Lidia Flocco nonché dall’avv. Francesco A. Argenzio, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via Pierluigi da Palestrina, 19;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avv. Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso l’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determina dirigenziale del 25 ottobre 2012, prot. n. CR/54648 c…

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