Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40457 del 16 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40457PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione emesso dal giudice delle indagini preliminari all'esito di udienza camerale, pur potendo essere eventualmente erroneo, non è abnorme e pertanto non è ricorribile per cassazione, salvo i casi di nullità previsti dalla legge. Il giudice, infatti, nell'ambito dei suoi poteri, valuta se sussistano o meno elementi sufficienti per l'esercizio dell'azione penale, e la mera erroneità della decisione non può essere confusa con l'abnormità del provvedimento, che ricorre solo quando l'atto non sia riconducibile ad alcuno degli schemi disciplinati dal sistema processuale e non possa rientrare fra quelli tassativamente previsti come impugnabili. Pertanto, il ricorso avverso un provvedimento di archiviazione che non presenti i caratteri dell'abnormità deve essere dichiarato inammissibile, con condanna della parte privata al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente fissata a favore della cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

persona offesa: (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

Avverso l'ordinanza 29.2.2012 del G.I.P. del Tribunale di Torino che ha disposto l'archiviazione del procedimento a carico di ignoti per il reato di truffa;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

RIT…

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