Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2746 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:2746SENT

Massima

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La demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto vincolato per l'amministrazione, che non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale. L'abusività dell'opera, di per sé, è sufficiente a giustificare l'adozione del provvedimento sanzionatorio, senza che rilevi il decorso di un notevole lasso di tempo dalla realizzazione dell'abuso o dal suo accertamento. Infatti, l'affidamento del privato nella conservazione di una situazione di fatto abusiva non è meritevole di tutela, in quanto l'illecito edilizio rappresenta una violazione permanente dell'obbligo di ripristinare la conformità a diritto dello stato dei luoghi. Pertanto, l'amministrazione non è tenuta a motivare in modo rafforzato l'ordine di demolizione, né a dimostrare la sussistenza di un interesse pubblico prevalente rispetto agli interessi privati coinvolti, essendo sufficiente l'accertamento dell'abuso. Inoltre, il mancato esercizio tempestivo del potere sanzionatorio da parte dell'amministrazione non può determinare l'estinzione dell'illecito o la decadenza del relativo potere, né ingenerare un affidamento tutelabile del privato, in particolare quando quest'ultimo non abbia fatto ricorso agli istituti di sanatoria previsti dalla normativa. Infine, l'ordine di demolizione di opere abusive non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto atto vincolato e caratterizzato da un contenuto predeterminato dalla legge.

Sentenza completa

N. 05883/2013
REG.RIC.

N. 02746/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05883/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5883 del 2013, proposto da:
Mario Romano, rappresentato e difeso dall'avv. Alfredo Affaitati, con domicilio eletto presso il suo studio, in Napoli, viale Michelangelo, 71;

contro

Comune di Napoli in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Bruno Ricci, Fabio Maria Ferrari, Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Eleonora Carpentieri, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini e Gabriele Romano, domiciliato in Napoli, piazza Municipio, presso l’Avvocatura Municipale;

per l'annullamento, previa adozione di…

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