Il principio di retroattività della lex mitior, riconosciuto dalla Corte di Strasburgo, riguarda esclusivamente la fattispecie incriminatrice e la pena, e non si estende alle norme sopravvenute che modificano, in senso favorevole al reo, la disciplina della prescrizione, con la riduzione del tempo occorrente perché si produca l'effetto estintivo del reato. Pertanto, l'esclusione dell'applicazione dei nuovi termini di prescrizione, se più brevi, ai processi già pendenti in grado di appello o avanti alla Corte di Cassazione, non si pone in contrasto con l'articolo 7 della CEDU, come interpretato dalla Corte di Strasburgo, e quindi non viola l'articolo 117 Cost., comma 1. La motivazione della sentenza che ricostruisce il reato negli aspetti soggettivi ed oggettivi, essendo completa, congrua e logica, non merita censure per carenza di motivazione.