Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5651 del 4 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:5651PEN

Massima

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Il reato di ingiuria e minaccia è configurabile anche quando le espressioni offensive e minacciose non siano indirizzate a un soggetto specifico, ma siano idonee a ledere l'onore e la libertà morale di un gruppo di persone la cui presenza sia stata percepita dall'imputato. Nell'ipotesi di reato continuato, il giudice, una volta individuato il reato più grave e determinata la pena base per tale reato, deve calcolare l'aumento per la continuazione sommando singoli aumenti alla pena base, invece che moltiplicare quest'ultima per un fattore superiore ad uno e fino a tre. L'assenza di tali determinazioni si traduce in una carenza di motivazione, legittimante l'annullamento della sentenza con rinvio per il nuovo esame limitatamente alla determinazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 30/2009 GIUDICE DI PACE di PISA, del 14/07/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VOLPE Giuseppe che ha concluso per l'inammissibilita';

udito il difensore avv. (OMISSIS).

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 14.7.2011, il giu…

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