Consiglio di Stato sentenza breve n. 4975 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4975SENB

Massima

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La realizzazione di opere edilizie in assenza del relativo titolo abilitativo e in contrasto con le previsioni urbanistiche e paesaggistiche integra un illecito amministrativo che comporta l'obbligo di demolizione, a prescindere dall'eventuale archiviazione del procedimento penale per particolare tenuità del fatto. L'applicazione dell'istituto della non punibilità previsto dall'art. 131-bis c.p. risponde a ragioni di politica criminale estranee alla dimensione amministrativa dell'interesse pubblico finalizzato all'ordinato assetto del territorio. Le tolleranze costruttive di cui all'art. 34-bis d.P.R. 380/2001 sono circoscritte alle sole divergenze minime occorse in fase esecutiva e non possono estendersi ad intere opere non contemplate dal titolo abilitativo o comunque contrastanti con la disciplina urbanistica e paesaggistica. L'irrogazione della sanzione pecuniaria di cui all'art. 15, comma 3, l.r. 15/2008 consegue solo all'accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione e non può essere anticipata in sede di emanazione dello stesso. Gli interventi che determinano un aumento della superficie utile residenziale e un incremento della consistenza pregressa, ancorché di lieve entità, integrano una ristrutturazione edilizia "pesante" ai sensi dell'art. 10, comma 1, lett. c), d.P.R. 380/2001 e dell'art. 16 l.r. 15/2008, non riconducibile all'edilizia libera. L'anteriorità dell'intervento rispetto all'introduzione di un divieto urbanistico e la mera sostituzione di un parapetto preesistente non escludono la natura abusiva delle opere realizzate in assenza di titolo e in contrasto con la disciplina urbanistica e paesaggistica applicabile.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/06/2024

N. 04975/2024REG.PROV.COLL.

N. 03619/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 3619 del 2024, proposto dalla Società
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Giovan Candido Di Gioia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Fiumicino, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Elena Conte, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sezione seconda
quater,
n. -OMISSIS- resa tra le parti;

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