Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 4348 del 2006

ECLI:IT:TARBA:2006:4348SENT

Massima

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L'amministrazione comunale non ha l'obbligo di riesaminare d'ufficio un provvedimento di concessione di suolo pubblico divenuto inoppugnabile, in quanto tale richiesta assume la sostanza di una domanda volta a sollecitare l'esercizio del potere di autotutela, rispetto al quale non è configurabile la procedura del silenzio-rifiuto. Tuttavia, l'amministrazione è tenuta a esercitare i propri poteri di controllo e, se del caso, sanzionatori, al fine di verificare il rispetto delle condizioni e modalità di utilizzo del suolo pubblico concesso, nonché l'osservanza della normativa in materia di circolazione e sicurezza stradale. Il privato titolare della concessione è responsabile del corretto utilizzo dello spazio pubblico assegnatogli e del rispetto delle prescrizioni imposte dall'amministrazione, la quale può intervenire in autotutela per ripristinare la legalità, anche in assenza di una specifica istanza del privato interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA PUGLIA
Sede di Bari - Sezione Seconda
composto dai Signori
PIETRO MOREA PRESIDENTE
DORIS DURANTE COMPONENTE
((omissis)) COMPONENTE, Rel.
ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
sul ricorso n. 1669 del 2006, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) e dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Bari, piazza Umberto n. 32,
C O N T R O
il Comune di Bari, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato in Bari, via ((omissis)) n. 152, presso gli uffici dell'Avvocatura comunale,
e nei confronti
di ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. prof. ((omissis)) con domicilio eletto in Bari, via Andrea da Bari n. 115,
per l'annullamento
del silenzio serbato dall'amministrazione comunale in ordine all'adozione dei provv…

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