Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42425 del 27 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42425PEN

Massima

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Il reato associativo finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura quando sussiste un vincolo permanente tra almeno tre persone, caratterizzato da un minimo di organizzazione e stabilità, anche se limitato nel tempo, volto esclusivamente alla commissione di singoli reati in materia di stupefacenti. Non è necessaria l'esplicita manifestazione di una volontà associativa da parte degli associati, essendo sufficiente che la prova della consapevolezza del singolo di aderire all'associazione emerga da comportamenti significativi che si concretino in una attiva e stabile partecipazione al gruppo. La diversità degli scopi personali e degli interessi economici perseguiti dai singoli partecipi non è di ostacolo alla costituzione del vincolo associativo e alla realizzazione del fine comune, purché si accerti che le condotte siano poste in essere con la consapevolezza dell'esistenza di risorse dell'organizzazione su cui contare, e con la coscienza e volontà di far parte del sodalizio e di contribuire, con la propria azione, al suo mantenimento. L'attività di vendita ai consumatori, effettuata con tale consapevolezza e avvalendosi continuativamente delle risorse dell'organizzazione, fornisce un rilevante apporto causale al raggiungimento del fine di profitto perseguito dall'associazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. La prova della partecipazione all'associazione criminale può desumersi anche dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali, purché accompagnate da altri elementi di riscontro, come attività di osservazione e pedinamento, arresti in flagranza e sequestri di sostanze stupefacenti. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella compiuta dai giudici di merito, se la motivazione della sentenza impugnata è congruamente motivata e immune da smagliature logiche o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. ROSI Elisabet - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/03/2017 della CORTE APPELLO di ROMA;…

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