Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39348 del 22 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39348PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, abusi dei poteri discrezionali a lui conferiti dalla legge per perseguire finalità estranee all'interesse pubblico e procurare a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale, integra il reato di abuso d'ufficio. Tale condotta è punibile anche quando riguardi atti discrezionali, qualora il pubblico ufficiale faccia uso dei poteri riconosciutigli per uno scopo diverso da quello per cui tali poteri gli sono stati attribuiti, in violazione dei doveri di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. Inoltre, il reato di abuso d'ufficio può configurarsi anche quando il pubblico ufficiale, nell'esercizio delle proprie funzioni, affidi la gestione di fondi pubblici a enti o società non idonei allo svolgimento dell'incarico, in assenza di una effettiva selezione dei candidati e per il perseguimento di interessi personali, anziché dell'interesse pubblico. La sussistenza della circostanza aggravante del metodo mafioso, di cui all'art. 7 del d.l. n. 152/1991, conv. in l. n. 203/1991, richiede che il soggetto agente abbia effettivamente fatto ricorso a modalità operative tipiche dell'associazione mafiosa, idonee a esercitare una particolare coartazione psicologica sulla vittima, anche attraverso il solo riferimento, anche implicito, al potere criminale dell'organizzazione, in ragione della sua notorietà nel contesto territoriale. Infine, il reato di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio può configurarsi quando emerga, sulla base di elementi oggettivi, che il pubblico ufficiale abbia ricevuto una somma di denaro quale contropartita per l'adozione di un provvedimento in violazione dei propri doveri d'ufficio, anche qualora tale dazione di denaro sia stata mascherata attraverso operazioni finanziarie simulate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. BASSI Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/03/2017 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Alessandra Bassi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;
udito i difensori dell'indagato, Avv. (OMISSIS) e Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accogliment…

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