Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1860 del 19 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:1860PEN

Massima

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L'aggravante di cui all'art. 7 della legge n. 203 del 1991 può essere contestata anche in assenza di un reato associativo, essendo sufficiente che il fatto sia stato commesso avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis c.p. e nell'ottica di agevolare l'attività di un gruppo criminale organizzato, come accertato sulla base di un complessivo quadro indiziario, senza che sia necessaria una specifica contestazione del reato di associazione mafiosa. Inoltre, la valutazione delle risultanze probatorie, comprese le dichiarazioni della persona offesa e le produzioni difensive, rientra nell'ambito del giudizio di merito, incensurabile in sede di legittimità ove la motivazione risulti logica e coerente con gli elementi acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. AL., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 23/06/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAMPETTI UMBERTO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. G. D'Angelo che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. Con ordinanza in data 23.06.2008 il Tribunale di Catania, costituito ex articolo 309 c.p.p., rigettava la domanda d…

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