Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8282 del 2 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:8282PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c) c.p.p., può essere desunto non solo dalla gravità astratta del titolo di reato contestato, ma anche da una valutazione complessiva delle specifiche modalità e circostanze del fatto, che denotino un elevato rischio di commissione di ulteriori delitti della stessa specie, non solo nei confronti della persona offesa, ma anche di chiunque altro. In tale contesto, la misura cautelare degli arresti domiciliari risulta adeguata e proporzionata, anche in assenza di precedenti penali dell'imputato, ove il giudice abbia motivato in concreto sulla sussistenza di tale pericolo, senza che il mero decorso del tempo di esecuzione della misura, accompagnato dalla corretta osservanza degli obblighi, possa di per sé comportare un'automatica attenuazione delle esigenze cautelari, in assenza di sopravvenienze giuridicamente rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenic - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/07/2020 del TRIB. LIBERTA' di CAMPOBASSO;
udita la relazione svolta dal Consigliere FIORDALISI DOMENICO;
lette/sentite le conclusioni del PG TOCCI STEFANO;
Il PG chiede l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del 22 luglio 2020 del Tribunale di Campobasso, che ha rigettato l'appello ex articolo 310 c.p.p., avverso l'ordinanza del 22 giugno 2020, …

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