Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47179 del 27 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:47179PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato attraverso l'avviamento al lavoro di cittadini stranieri irregolari e l'instaurazione di rapporti di lavoro con soggetti italiani per il loro tramite, nonché il procurato ingresso illegale di tali cittadini e il loro alloggiamento in condizioni gravose ed esorbitanti dal rapporto sinallagmatico, integra il delitto di cui all'art. 12, comma 5, del D.Lgs. n. 286 del 1998, configurandosi come condotta diretta a trarre ingiusto profitto dallo stato di illegalità degli stranieri. La pena per tale reato deve essere commisurata in misura intermedia tra gli estremi edittali, in ragione del numero elevato di extracomunitari irregolari la cui permanenza è stata favorita. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella concessione o meno delle attenuanti generiche, il cui diniego deve essere adeguatamente motivato con riferimento alla gravità effettiva del fatto e alla personalità del reo. L'istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova, introdotto dalla L. n. 67 del 2014, non è applicabile retroattivamente ai processi pendenti al momento della sua entrata in vigore in cui sia già decorso il termine previsto per la presentazione della relativa istanza. Analogamente, la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 131-bis c.p., introdotta dal D.Lgs. n. 28 del 2015, pur avendo natura sostanziale e retroattiva, non può essere riconosciuta in sede di legittimità senza un previo accertamento di merito sulla effettiva sussistenza dei relativi presupposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LA POSTA Lucia - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2636/2013 CORTE APPELLO di GENOVA, del 24/03/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALLI Massimo che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 24 marzo 2014 la Corte di Appello di Genova per quanto qui rileva…

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