Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18538 del 13 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18538PEN

Massima

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Il porto fuori dalla propria abitazione di oggetti idonei ad offendere la persona, quali cacciaviti, pinze o altri strumenti, integra il reato di cui all'art. 4, comma 2, della L. n. 110 del 1975, a prescindere dalla prospettiva dell'agente di arrecare offesa, essendo sufficiente l'oggettiva potenzialità e idoneità degli strumenti a tale scopo, valutata anche in relazione alle circostanze di tempo e di luogo in cui avviene il porto. L'accertamento della sussistenza di tale reato non richiede una specifica motivazione sulle caratteristiche degli oggetti, essendo sufficiente che il giudice di merito, sulla base di una coerente analisi critica degli elementi disponibili, affermi la loro idoneità ad essere utilizzati per l'offesa alla persona e il concreto pericolo della loro utilizzazione in tal senso, senza incorrere in vizi logici o errori di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. MANCUSO L. Fabrizi - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 856/2015 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 02/07/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/10/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
Il Pubblico Ministero, in persona della Dott.ssa LOY Maria Francesca, Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' d…

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