L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento vincolato, che non richiede la comunicazione di avvio del procedimento né una specifica motivazione in ordine alla valutazione degli interessi pubblici e privati coinvolti, essendo sufficiente la mera constatazione dell'esecuzione delle opere in assenza di titolo abilitativo o in difformità dallo stesso. Infatti, in materia di repressione degli abusi edilizi, non è configurabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito permanente, che il tempo non può, di per sé, legittimare in via di fatto. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere abusive, ove ricorrano i presupposti di legge, è sufficientemente motivato con la descrizione delle opere e il richiamo alla loro accertata abusività, senza che sia necessaria una specifica valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui le opere siano state realizzate in area vincolata ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 o in territorio dichiarato a rischio sismico ai sensi della legge n. 64/1974, in quanto tali vincoli e prescrizioni rientrano tra i presupposti che legittimano l'adozione del provvedimento di demolizione, senza che sia richiesta un'ulteriore motivazione in tal senso.