Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20993 del 4 maggio 2004

ECLI:IT:CASS:2004:20993PEN

Massima

Massima ufficiale
Il verbale di udienza nel processo penale fa piena prova fino a querela di falso di quanto in esso attestato ed in caso di divergenza di detto verbale con quello redatto in forma stenotipica, in assenza della querela, deve darsi prevalenza al verbale redatto dall'ausiliario che assisteva il giudice in udienza, trattandosi di atto redatto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni il cui regime di efficacia è sancito dalla norma generale di cui all'art. 2700 cod. civ.

Sentenza completa

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza 28.04.2003 il Tribunale di Napoli, in funzione di giudice dell'esecuzione, rigettava la richiesta avanzata da Lu. Iv. diretta ad ottenere la declaratoria di non esecutorietà della sentenza 26.09.2002 dello stesso Tribunale fondata sull'assunto che non era stata effettuata la notifica dell'estratto contumaciale all'imputato, erroneamente considerato assente anziché contumace. In particolare il Tribunale osservava che, poiché dal verbale del 20.11.2000 l'imputato risultava presente in udienza, correttamente lo stesso era stato considerato assente e non contumace, a nulla rilevando che dalla trascrizione del verbale stenotipico non risultava che l'imputato fosse presente in udienza. Infatti doveva essere data prevalenza al verbale redatto in udienza dal cancelliere, in quanto detto verbale "costituisce atto pubblico dotato di efficacia probatoria privilegiata relativamente a tutto quanto è avvenuto in pr…

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