Il Comune può revocare l'aggiudicazione di una concessione per la gestione di un centro di incontro comunale adibito a bar e ristorante, anche in assenza di cause ostative alla stipulazione del contratto ai sensi dell'art. 38 del d.lgs. n. 163 del 2006, qualora emerga che gli effettivi gestori del locale siano soggetti gravati da precedenti penali per reati gravi, in quanto tale circostanza giustifica l'esercizio del potere di revoca per motivi di pubblico interesse, ai sensi dell'art. 21-quinquies della legge n. 241 del 1990, anche tenendo conto degli scopi pubblicistici che caratterizzano la concessione di tali locali. Il Comune, infatti, ha il dovere di verificare l'affidabilità professionale e morale dei soggetti cui affidare la gestione di un servizio pubblico, al fine di tutelare l'interesse della collettività alla corretta e trasparente erogazione del servizio stesso. La revoca, pertanto, è legittima qualora il Comune accerti che gli effettivi gestori del locale in concessione siano soggetti gravati da precedenti penali per reati gravi, anche se non direttamente coinvolti nella procedura di aggiudicazione, in quanto tale circostanza, pur non integrando una causa ostativa alla stipulazione del contratto, giustifica l'esercizio del potere di revoca per motivi di pubblico interesse, al fine di evitare l'affidamento della gestione di un servizio pubblico a soggetti non affidabili sotto il profilo professionale e morale.