Il reato di detenzione di materiale pedopornografico è configurabile anche nel caso in cui il materiale sia stato realizzato dallo stesso minore, salvo che non sussista l'utilizzazione del minore stesso, che costituisce il presupposto del reato di produzione di materiale pornografico. Ai fini della sussistenza del dolo del reato, è sufficiente che l'imputato abbia consapevolmente detenuto il materiale pedopornografico, anche se catalogato e suddiviso in sottocartelle con denominazioni inequivocabili circa l'età dei soggetti raffigurati. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dall'assenza di elementi o circostanze di segno positivo, senza che sia necessaria una valutazione specifica di ogni singolo fattore. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., è insindacabile in sede di legittimità ove sorretta da motivazione esente da vizi logico-giuridici.