Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 16365 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:16365SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto avverso il decreto del Questore che aveva dichiarato inammissibile l'istanza di conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale in permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, ha rilevato la sopravvenuta cessazione della materia del contendere a seguito dell'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato da parte dell'Amministrazione e del conseguente rilascio del permesso di soggiorno richiesto dal ricorrente. In tale contesto, il Tribunale ha disposto la compensazione delle spese di lite, ritenendo sussistenti i giusti motivi per tale decisione, e ha ordinato l'oscuramento delle generalità e di qualsiasi altro dato idoneo ad identificare la parte ricorrente, in applicazione della normativa a tutela dei diritti e della dignità della persona interessata.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/09/2024

N. 16365/2024 REG.PROV.COLL.

N. 08540/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8540 del 2024, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell’Interno, Questura di Roma, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

Ricorso ex art. 29 d.lgs. 104/2010 per l'annullamento del decreto del Questore di Roma pro tempore adottato il -OMISSIS-, che ha dichiarato inammissibile l'istanza di conversione del permesso di soggiorno per protezion…

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