Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11384 del 10 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:11384PEN

Massima

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Il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, di cui all'art. 483 c.p., si configura quando il soggetto attesta falsamente, in una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà allegata ad una domanda di condono edilizio, la data di ultimazione dell'opera da sanare, in quanto tale dichiarazione è equiparata per legge ad un atto pubblico e destinata a dimostrare la veridicità dei fatti in essa contenuti. Tuttavia, qualora il soggetto abbia compilato un semplice modulo (facsimile) fornito dall'ufficio comunale, senza presentare la rituale dichiarazione sostitutiva, tale condotta non integra gli estremi del reato di cui all'art. 483 c.p., in quanto il modulo compilato non può essere qualificato come atto pubblico ai sensi dell'art. 2699 c.c.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1179/2011 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 07/02/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Angelo Di Popolo, che ha concluso per il rigetto;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), per il ricorrente, il quale ha concluso riportandosi ai motivi.

RIT…

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