Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza breve n. 1029 del 2014

ECLI:IT:TARBS:2014:1029SENB

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'esaminare il ricorso avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di emersione dal lavoro irregolare, può ritenere legittimo il diniego qualora emerga, sulla base di dichiarazioni concordanti di soggetti terzi, la natura fittizia del rapporto di lavoro dedotto, senza che ciò integri una carenza di istruttoria. Inoltre, il mancato accertamento della conoscenza della lingua italiana da parte dell'interessato non inficia la legittimità del provvedimento, incidendo al più sulla decorrenza dei termini per l'impugnazione. Infine, il rigetto dell'istanza può essere altresì giustificato dalla mancata prova della presenza in Italia dell'istante alla data prescritta dalla normativa.

Sentenza completa

N. 00889/2014
REG.RIC.

N. 01029/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00889/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 889 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Brescia presso lo studio dello stesso, viale Italia, 4;

contro

Ministero dell'Interno, U.T.G. e Prefettura di Brescia, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliati in Brescia, via S. Caterina, 6;

per l'annullamento

- del decreto prot. n. 2012/103451, di rigetto dell’istanza di emersione dal lavoro irregolare ex art. 5 d. lgs. 109/2012, datato 12 maggio 2014 e…

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