Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22731 del 9 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:22731PEN

Massima

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Il tentativo di rapina aggravata, il porto abusivo di coltello e il tentato omicidio, commessi con l'utilizzo di un'arma da taglio e la reiterata inflizione di plurimi fendenti a organi vitali della vittima, integrano condotte idonee e dirette in modo univoco a impossessarsi dei beni personali della persona offesa e a cagionarne la morte, sorrette da indiscutibile animus necandi, configurando il delitto di tentato omicidio, non escluso dalla mera circostanza che le lesioni non abbiano attinto in concreto organi vitali, atteso che il giudizio di idoneità dell'azione deve essere formulato ex ante sulla base delle condizioni umanamente prevedibili nel caso particolare, senza essere condizionato dagli effetti raggiunti. La ricostruzione probatoria operata dai giudici di merito, fondata sulla narrazione della persona offesa e sulle dichiarazioni dei testi oculari, nonché sulle risultanze della consulenza tecnica medico-legale, esclude la configurabilità della scriminante della legittima difesa, in presenza di una situazione di predominanza dell'aggressore sulla vittima, reiteratamente colpita e immobilizzata a terra, come confermato dalla documentazione medica. Inoltre, la mancata individuazione di una somma di denaro in possesso dell'imputato non esclude la configurabilità del delitto di tentata rapina, essendo sufficiente la prova della violenta pretesa esercitata dall'imputato per costringere la vittima a consegnargli il denaro, come emergente dalla ricostruzione probatoria accolta dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/12/2019 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo con requisitoria scritta Decreto Legge 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8, dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza resa in data …

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