La mancata indicazione nel verbale dell'assemblea condominiale del numero, della caratura millesimale e del nominativo dei soci presenti, nonché delle maggioranze con cui sono state adottate le delibere, determina l'annullabilità e non la nullità delle delibere stesse. Infatti, la nullità delle delibere condominiali ricorre solo in ipotesi tassative, quali la mancanza di elementi essenziali, l'impossibilità o illiceità dell'oggetto, l'incompetenza dell'assemblea, la lesione di diritti individuali sui beni o servizi comuni, o altre ipotesi di invalidità in relazione all'oggetto. Viceversa, i vizi relativi alla regolare costituzione dell'assemblea, all'adozione di delibere con maggioranze inferiori a quelle prescritte, nonché le irregolarità formali o procedurali, determinano l'annullabilità e non la nullità delle delibere. Pertanto, l'omessa indicazione nel verbale dei presenti e delle maggioranze, pur costituendo un vizio formale, non incide sull'esistenza stessa della delibera, la quale rimane valida ed efficace fino a quando non venga tempestivamente impugnata dal condomino interessato. Solo in tal caso la delibera potrà essere annullata dal giudice, con effetti ex tunc, senza che possa ritenersi affetta da nullità insanabile.