Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, appropriazioni indebite e false denunce per il conseguimento di illeciti profitti in danno di società di leasing e compagnie assicurative può essere integrato anche in assenza di gravi indizi di partecipazione diretta degli indagati ai singoli reati-fine, qualora risulti provata l'esistenza di un sodalizio criminoso con una sede stabile per attuare il piano delittuoso e l'accertamento di precisi collegamenti, anche telefonici, fra gli adepti. In tali casi, la misura cautelare della custodia in carcere può essere adeguatamente motivata in relazione al pericolo di fuga degli indagati, all'allarme collettivo destato dall'associazione criminosa con ramificazioni all'estero e alla possibilità che gli indagati possano godere di appoggi nei paesi dell'est Europa, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare nel merito le valutazioni effettuate dal giudice di merito in ordine alle esigenze cautelari.