Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12452 del 17 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:12452PEN

Massima

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La provocazione ingiusta che determina uno stato d'ira in un soggetto, tale da escluderne la punibilità ai sensi dell'art. 599 c.p., può derivare non solo da un'azione materiale, ma anche da un comportamento istigatorio o di concorso morale nell'azione provocatoria, anche se quest'ultima non è stata materialmente eseguita dalla persona offesa. Pertanto, la valutazione della sussistenza della causa di non punibilità di cui all'art. 599 c.p. deve tenere conto di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi della vicenda, senza limitarsi a considerare esclusivamente l'azione materiale posta in essere dalla persona offesa, ma estendendosi anche ai comportamenti di istigazione o di concorso morale nell'azione provocatoria, qualora questi siano stati percepiti come ingiusti dall'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. FUMO Maurizi - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 27/2012 GIUDICE DI PACE di RECCO, del 30/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost.proc.gen. dott. Fraticelli Mario che ha concluso chiedendo annullamento senza rinvio non essendo l'imputato punibile per avere agito in stato d'ira derivante da fatto ingiusto altrui;

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