Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29335 del 4 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:29335PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni immobili e somme di denaro, ritenuti pertinenziali al reato di appropriazione indebita contestato agli indagati, è legittimo solo se sussiste il requisito della necessaria pertinenzialità tra il provento del reato e i beni sottoposti a vincolo cautelare. Tale requisito deve essere accertato in concreto dal giudice, il quale non può presumere automaticamente la pertinenzialità sulla base della mera intestazione dei beni alla persona giuridica ritenuta responsabile del reato. Il giudice è tenuto a verificare l'effettivo nesso di pertinenzialità tra il reato contestato e i singoli beni sottoposti a sequestro, senza poter estendere il vincolo cautelare in modo indiscriminato a tutti i beni nella disponibilità dell'indagato o della società ritenuta coinvolta. Il principio di legalità e il rispetto dei diritti fondamentali, come il diritto di proprietà, impongono un rigoroso accertamento della pertinenzialità, non essendo sufficiente il mero collegamento formale tra il bene e il soggetto indagato. Il sequestro preventivo, in quanto misura cautelare reale incidente sulla proprietà, deve trovare una giustificazione concreta e proporzionata rispetto alle esigenze cautelari, senza poter essere disposto in modo automatico o indiscriminato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massi - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS) s.p.a., terza interessata nel p.p. n. 61566/13 R.G.N. R. P.M. Milano, avverso la ordinanza del 6/12/2018 del Tribunale di Milano, sezione per il riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita&#x…

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