Il termine per l'impugnazione di un provvedimento di aggiudicazione di una gara pubblica decorre dalla data in cui l'amministrazione ha consentito l'accesso agli atti richiesti dall'operatore economico, anche qualora l'accesso sia stato differito per esigenze organizzative dell'operatore stesso, purché l'amministrazione abbia tempestivamente accolto la richiesta di accesso e fissato un appuntamento entro i termini di legge. L'operatore economico che partecipa a una gara pubblica ha l'onere di organizzarsi per tempo al fine di ottenere le informazioni necessarie sulla procedura, anche in considerazione della distanza logistica tra la propria sede e quella dell'amministrazione appaltante. Il comportamento dell'amministrazione che, a fronte di una richiesta di accesso, fissi un appuntamento entro i termini di legge e consenta l'accesso ai documenti richiesti, non può essere considerato ostruzionistico o dilatorio, anche qualora l'operatore economico richieda successivi differimenti per esigenze organizzative proprie. Pertanto, il termine per l'impugnazione del provvedimento di aggiudicazione decorre dalla data in cui l'accesso è stato effettivamente consentito, anche se differito su richiesta dell'operatore economico, e non dalla data di pubblicazione del provvedimento di aggiudicazione.