Cassazione penale Sez. I sentenza n. 794 del 12 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:794PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, in caso di nullità derivata del titolo impugnato ai sensi dell'art. 670 c.p.p., non può revocare la sentenza di condanna, ma deve limitarsi a prendere atto della patologia che investe il titolo, ai fini della richiesta di rescissione del giudicato. Infatti, l'incidente di esecuzione affida al giudice il mero controllo sull'esistenza del titolo esecutivo e sulla legittimità della sua emissione, senza attribuire rilievo alle nullità eventualmente verificatesi nel corso del processo di cognizione, in epoca precedente al passaggio in giudicato della sentenza. Pertanto, il giudice dell'esecuzione non può revocare la sentenza di condanna, ma può soltanto sospenderne l'esecuzione, con remissione in termini dell'imputato per l'impugnazione, in quanto la richiesta di incidente di esecuzione non può essere riqualificata come richiesta di rescissione del giudicato, attesa l'eterogeneità, per natura e funzione, dei due rimedi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ISERNIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/03/2022 del TRIBUNALE di ISERNIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere CALASELICE BARBARA;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, L. Birritteri, che ha chiesto l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Isernia, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha re…

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