L'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di permesso di costruire costituisce espressione di un potere vincolato dell'amministrazione, i cui presupposti di esercizio si risolvono nell'accertata qualificazione delle opere come abusive ai sensi degli artt. 31 e 33 del T.U. Edilizia. L'amministrazione non è obbligata a pronunciarsi su ragioni di interesse pubblico in relazione di comparazione con quelle del privato, autore o responsabile dell'abuso, in quanto l'adozione di tali misure sanzionatorie non presenta profili di discrezionalità amministrativa. La demolizione di un immobile abusivo non richiede una specifica motivazione, anche se interviene a distanza di tempo dalla sua realizzazione, essendo sufficiente il mancato accoglimento di precedenti istanze di condono edilizio, la cui validità costituisce valido presupposto per l'adozione della conseguenziale ordinanza di demolizione.