Consiglio di Stato sentenza n. 7112 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:7112SENT

Massima

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Il Consiglio Superiore della Magistratura, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa in materia di conferimento di uffici direttivi e superiori ai magistrati, è tenuto a motivare adeguatamente le proprie valutazioni comparative dei candidati, in particolare quando il giudice amministrativo abbia già annullato un precedente provvedimento per carenza di motivazione. In tal caso, il Consiglio Superiore non può limitarsi a una mera rivalutazione complessiva dei curricula, ma deve indicare specifici elementi sopravvenuti o non adeguatamente considerati in precedenza, idonei a giustificare il mutamento della precedente valutazione. Il sindacato giurisdizionale su tali atti, pur non potendo spingersi fino alla sostituzione della valutazione discrezionale dell'organo amministrativo, deve comunque verificare la sussistenza di una motivazione congrua e logicamente coerente, nonché l'assenza di travisamenti di fatto o di palesi irragionevolezze. Inoltre, il giudice amministrativo è tenuto a rispettare l'effetto conformativo derivante da una precedente pronuncia di annullamento, la quale identifica il modo legittimo di esercizio del potere e vincola l'Amministrazione a tenerne conto nella successiva attività, salvo l'indicazione di nuovi elementi giustificativi sopravvenuti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la seguente

DECISIONE

sui ricorsi in appello:

R.G. 2038 del 2006 proposto dal Consiglio Superiore della Magistratura e il Ministero della Giustizia, in persona dei legali rappresentanti, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato presso la quale domiciliano per legge in Ro., via De.Po. n. (...);

contro

il dott. Vi.Na., rappresentato e difeso dall'avvocato Ra.Iz. presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Ro. Lu.Ma. n. (...);

e nei confronti del

dott. Ra.Pa. non costituito in questo giudizio;

R.G. 2083 del 2006 proposto dal dott. Ra.Pa., rappresentato e difeso dall'avvocato St.Cr. presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Ro. via Pa. n. (...);

contro

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