Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42635 del 10 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:42635PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio è configurabile quando la condotta dell'imputato, pur non avendo cagionato la morte della vittima, sia stata caratterizzata da modalità tali da rivelare in modo univoco l'intenzione di uccidere, come nel caso di ripetuti investimenti della vittima con un'autovettura, anche se gli esiti lesivi siano stati relativamente modesti. Il rifiuto della vittima di corrispondere le spettanze retributive vantate dall'imputato può costituire il movente dell'aggressione, ma non integra il requisito della provocazione, atteso che l'azione delittuosa deve essere proporzionata al fatto ingiusto della vittima e non meramente motivata da esso. Il riconoscimento delle attenuanti generiche è escluso in presenza di precedenti penali a carico dell'imputato, di un intenso dolo e dell'assenza di ravvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/10/2021 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELE BIANCHI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 25 ottobre 2021 la Corte di appello di Palermo ha confermata la sent…

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